San Valentino è la festa dell’amore, una giornata in cui le persone si scambiano gesti d’affetto e parole dolci. Per noi adulti, il concetto dell’amore è qualcosa di noto, vissuto e sperimentato in mille forme diverse. Ma per i bambini? Come si può spiegare loro un sentimento così profondo e complesso?
Immaginiamo di sedere accanto a un bambino curioso che, con gli occhi spalancati, ci chiede: “Cos’è l’amore?” È una domanda che potrebbe spiazzarci, perché l’amore non è un oggetto da mostrare né una definizione da apprendere a memoria. È qualcosa di invisibile, eppure fortissimo. Possiamo iniziare raccontando una storia, perché i bambini imparano attraverso il racconto, attraverso immagini e situazioni che possano riconoscere.
Immagina di dire a un bambino che l’amore è come una calda coperta in una giornata fredda. È quella sensazione di sicurezza che provi quando la mamma o il papà ti stringono forte dopo una brutta giornata. È la felicità di vedere il tuo amico preferito all’asilo dopo un fine settimana lontano. È l’emozione che ti fa sorridere quando il tuo cane ti corre incontro scodinzolando, felice di vederti.
L’amore è in ogni gesto di gentilezza, nei baci della buonanotte, nel profumo della torta che la nonna ha preparato con le sue mani. È nella mano stretta di un fratellino che ha paura del buio e trova conforto nel sapere che non è solo. È anche nella pazienza di un insegnante che ti aiuta a capire qualcosa di difficile, senza mai arrendersi.
I bambini capiscono l’amore non attraverso le parole complesse, ma attraverso il modo in cui viene vissuto ogni giorno. Se vogliamo insegnare loro questo sentimento, dobbiamo mostrarglielo. Possiamo spiegare che l’amore non è sempre uguale, che può cambiare forma, ma che resta sempre presente. Può essere l’amore di una mamma e un papà, di due amici, di un nonno che racconta storie, persino di un bambino che si prende cura del suo orsacchiotto preferito.
San Valentino può diventare un’occasione speciale per insegnare ai più piccoli che l’amore non è solo tra innamorati, come spesso si vede nei film o si sente nei racconti dei grandi. È anche un giorno per ricordare a chi ci vuole bene quanto siamo felici di averlo nella nostra vita. Possiamo incoraggiare i bambini a esprimere il loro affetto in modo semplice: con un disegno per un amico, un abbraccio alla mamma, una parola gentile per un compagno di scuola.
E poi c’è l’amore per se stessi, un concetto forse più difficile da spiegare ma essenziale. Possiamo raccontare ai bambini che amarsi significa rispettarsi, credere in se stessi e non avere paura di essere ciò che si è. È importante insegnare loro che l’amore non è solo dare, ma anche sapere ricevere, accettare l’affetto degli altri senza vergogna o paura.
Forse la cosa più difficile da spiegare è che l’amore non è sempre facile. A volte ci fa soffrire, ci fa sentire tristi o ci fa sentire la mancanza di qualcuno. Eppure, anche nei momenti difficili, l’amore resta la forza più potente che esista. Possiamo dire ai bambini che è come il sole dietro le nuvole: anche se a volte non lo vediamo, sappiamo che è sempre lì.
Per rendere tutto più concreto, possiamo proporre loro un piccolo gioco. Possiamo chiedere di chiudere gli occhi e pensare a una persona che vogliono bene. Poi di immaginare come si sentono quando sono con lei, quali colori associano a quella sensazione, quali parole vorrebbero dirle. In questo modo, l’amore diventa qualcosa di tangibile, qualcosa che possono riconoscere e comprendere dentro di sé.
San Valentino non deve essere solo una festa di cuori di carta e cioccolatini. Può essere un’opportunità per seminare nei bambini il valore più grande: l’amore come legame, come gesto spontaneo, come luce che illumina la loro crescita. Se riusciamo a trasmettere questo messaggio, forse avremo dato loro il regalo più bello.