Piemonte – Cuneo – Saluzzo – Castellar, Scopri la Festa degli Spaventapasseri a Castellar 2025: Magia, Tradizione e Natura in Piemonte – il 4, il 10 e l’11 maggio 2025
Castellar, il Regno degli Spaventapasseri: Un’Esperienza Magica tra Arte, Natura e Tradizione
C’è un luogo in Piemonte dove la fantasia prende vita tra le case in pietra, le stradine silenziose e un’atmosfera sospesa nel tempo. È Castellar, una minuscola frazione di Saluzzo, in provincia di Cuneo, che ogni maggio si trasforma nel regno degli spaventapasseri, diventando un punto di riferimento per chi ama le tradizioni, la creatività e le gite all’aria aperta.
Dal 2009, grazie all’Associazione “Lo Spaventapasseri”, questo borgo celebra con passione una festa che coinvolge ogni angolo del paese. Gli spaventapasseri – o come li chiamano in piemontese, i “ciuciu” – non sono semplici pupazzi, ma autentiche opere d’arte popolari, realizzate da famiglie, scuole, associazioni e cittadini che mettono cuore e ingegno nella loro creazione.
L’edizione 2025 della festa si svolgerà il 4, 10 e 11 maggio. Durante queste giornate, Castellar si anima con laboratori ludici, spettacoli di marionette, teatro di strada, musica dal vivo e attività per tutte le età. Il 4 maggio sarà la volta del Ludobus, con giochi per grandi e piccini, attività organizzate dall’Associazione R.E.S.P.I.R.O e il laboratorio con Sibò. Non mancheranno spettacoli teatrali coinvolgenti come “Il Sognambulo” e “Madame Cirque”. Il 10 maggio, a partire dalle ore 15, Piazza Tomatis ospiterà lo spettacolo di burattini “L’Albero delle Storie”, pensato per bambini dai 3 agli 11 anni. L’11 maggio si replica con nuovi spettacoli e la coinvolgente musica occitana dei Jonglars.
Quello che colpisce davvero è l’allestimento dell’intero borgo. Camminando per la sua unica strada, si viene accolti da centinaia di spaventapasseri: alcuni fanno i DJ, altri vanno in vacanza, alcuni sembrano usciti da un racconto per bambini, altri ancora interpretano personaggi della quotidianità. È come passeggiare in un mondo parallelo, dove ogni angolo racconta una storia diversa. La bellezza è che l’intero percorso è adatto anche a chi ha bambini piccoli o utilizza il passeggino, grazie a una strada asfaltata e facilmente percorribile.
Oltre alla parte artistica e giocosa, Castellar regala anche scorci storici e momenti di gusto. Il castello quattrocentesco che domina la valle è una tappa obbligata, mentre nella piazzetta centrale si può visitare la Cantina dei Produttori del Pelaverga, dove degustare un vino DOC dal passato nobile. Secondo la tradizione, fu la marchesa Margherita di Foix a regalarne una bottiglia a Papa Giulio II, che ne fu conquistato.
Raggiungere Castellar è semplice e sostenibile. È infatti possibile lasciare l’auto a Saluzzo e proseguire con le navette gratuite attive dalle 11 alle 19:30 o ancora meglio, utilizzare la pista ciclabile per un approccio green all’evento. È un’attenzione importante che testimonia quanto questa festa voglia essere rispettosa dell’ambiente.
La giornata a Castellar scorre veloce tra giochi, spettacoli e scorci pittoreschi. Quando arriva l’ora di pranzo, ci si può fermare per un panino di salame all’alimentari del paese oppure concedersi una sosta al ristorante “Sarvanot”, proprio nel cuore del borgo. E per chi volesse concludere con una vista mozzafiato, una visita alla Castiglia di Saluzzo sarà la perfetta ciliegina sulla torta.
Per i più curiosi o creativi, l’Associazione mette a disposizione una guida per costruire il proprio spaventapasseri: bastano materiali riciclati, una croce di legno e un pizzico di immaginazione. I consigli sono chiari: niente carta o cartapesta, sì a juta, ferro, plastica e stoffe resistenti. Un’attività divertente da fare anche a casa con i bambini, magari in attesa della prossima edizione della festa.
Partecipare alla Festa degli Spaventapasseri di Castellar significa vivere un’esperienza unica, dove tradizione, arte e amore per il territorio si fondono in un’atmosfera incantata. È un invito a rallentare, guardarsi intorno e lasciarsi sorprendere da un mondo dove anche un semplice pupazzo di paglia può raccontare una grande storia.